This topic is available in English: Mutual aid for those who have lost work
Dieses Dokument existiert auch in einer deutschen Version: Hilfe für die, die ihren Job verloren haben
Precarietà, licenziamenti e mancanza di denaro
Man mano che gli eventi pubblici vengono cancellati, le istituzioni educative, culturali e ricreative vengono chiuse, le misure di allontanamento, isolamento domestico e quarantena vengono introdotte, e man mano che l’economia rallenta, l’epidemia crea condizioni di disoccupazione e i/le lavoratori/trici non sono più in grado di coprire l’affitto, la sussistenza e le spese mediche. I primi ad essere colpiti sono i/le lavoratori/trici precari/e - temporanei, a zero ore, su richiesta e liberi professionisti - e tra loro in modo straordinario le [donne] (https://www.actainrete.it/2020/03/03/limpatto-del-coronavirus-sui-freelance-i-risultati-di-un-sondaggio/) e i/le migranti. Successivamente, i genitori con bambini/e che non possono andare all’asilo nido, scuola materna e scuole primarie; le badanti che frequentano gli/le anziani/e; le famiglie isolate con disabili, che dovranno rinunciare al loro lavoro per occuparsi di coloro che hanno bisogno di cure. Man mano che la pandemia si diffonde e persiste, i datori di lavoro licenzieranno lavoratori/trici, aumentando i numeri di coloro che si trovano in una situazione di insicurezza. Allo stesso tempo, molti lavoratori precari che appartengono a gruppi a rischio e che dovrebbero rimanere a casa dovranno continuare a lavorare in condizioni sovraesposte come addetti alle pulizie e badanti, poiché non possono permettersi di non lavorare.
Ciò richiede una serie di misure temporanee, come l’espansione del congedo di malattia a tutti i/le lavoratori/trici, la sospensione dei requisiti di lavoro per il lavoro, le indennità di quarantena per gli assistenti, la sospensione degli affitti e dei pagamenti dei mutui e sovvenzioni del costo della vita. Alcuni governi non hanno altra scelta che implementare tali misure. Ma dobbiamo riconoscere che la situazione è in gran parte la conseguenza dello smantellamento dei diritti sul lavoro in corso da tempo, lo smantellamento delle protezioni sociali, la privatizzazione delle prestazioni di assistenza sociale e la svalutazione sistematica del lavoro di cura. Pertanto, nel più lungo orizzonte post-pandemico, ciò richiede richieste più sistematiche come l’abolizione delle condizioni di lavoro occasionali, l’introduzione di una garanzia di lavoro, l’espansione dell’assistenza sanitaria e della sicurezza sociale a tutti e (migliore) compensazione per l’assistenza opera. O ancora più radicalmente, l’introduzione di un reddito di base universale e di beni di base universali o un ripensamento approfondito degli scopi del sistema economico e della divisione del lavoro in esso.
Tuttavia, al momento, molte persone rimarranno senza soldi, quindi dipenderanno dal sostegno dei loro amici e familiari o dal mutualismo per superare il periodo della pandemia. Ecco alcune idee su come ridistribuire e attenuare le loro difficoltà, ma anche potenzialmente gettare le basi per le reti di supporto e l’economia collaborativa per il futuro:
Idee per il mutuo aiuto
Soldi: fondo di solidarietà
All’interno della tua comunità (politica, di quartiere, famiglia, tra un gruppo di amici…) puoi organizzare un fondo comune per redistribuire il denaro al fine di prevenire la fame e sostenere bisogni reciproci. Questo può essere fatto in modo molto semplice creando un foglio di calcolo condiviso con tre colonne: elenco delle persone partecipanti, importo settimanale del denaro versato e un dividendo per ogni persona. Ti consigliamo di concordare in anticipo le modalità per cui ci si divide i soldi a disposizione. Per trasferire denaro, puoi avere una persona che può raccogliere e redistribuire fisicamente, o utilizzare un servizio online bancario che vi permette facilmente di avere una cassa comune. Puoi anche aprire un portafoglio comune dove ognuno/a può caricare e scaricare la sua quota.
Risorse: acquisti e beni condivisi
Potete anche fare lo stesso per gli acquisti. Create un foglio di calcolo con due tabelle: la prima con un elenco di persone partecipanti e l’importo settimanale dei contributi e la seconda con un elenco di esigenze e prezzi. Mantenete il saldo dei conti. Fate gli acquisti insieme.
Potete anche condividere materiali di consumo come strumenti da lavoro o veicoli, organizzare la distribuzione di una libreria di cose, mantenendo un foglio di calcolo condiviso dove segnare chi presta e chi riceve. Affinché la condivisione sia sostenibile, stabilire semplici regole come: restituire le cose pulite e disinfettate (1), in tempo e non danneggiate.
Quando puoi, compra la spesa dai tuoi produttori locali, chiedi loro di organizzare un ritiro ogni settimana con scatole miste già pronte di frutta, verdura o altro. Cerca di far circolare il denaro nella tua comunità il più a lungo possibile.
CommonCoin
Tuttavia, dato che attualmente ci sono pochi soldi, si può provare a organizzare uno scambio reciproco di lavoro e servizi all’interno della comunità.
Si può fare, ad esempio, mediante un sistema di registri distribuiti (anche su blockchain) come quello sviluppato da MACAO insieme a Dyne.org, e altre comunità di attivisti/e, per collettivizzare l’economia e il lavoro all’interno del suo centro culturale. Infatti, con lo scopo di creare un sistema di lavoro condiviso per la comunità, puoi avviare un portafoglio in Common.coin utilizzando questo tutorial e creare la tua stessa moneta qui. Per supporto tecnico segui Dyne.org.
Lavoro: Banca del tempo
La banca del tempo è un sistema attraverso cui la valuta viene contabilizzata in tempo, il tempo necessario per fornire un servizio a un’altra persona della comunità. Ogni servizio offerto da una persona equivale a un accredito di tempo che questa stessa persona può ricevere da un altro/a componente della comunità. Le banche del tempo possono essere organizzate da comunità grandi o piccole per aiutare i/le loro membri a coordinare servizi su bisogni collettivi. Esistono molte implementazioni software di facile utilizzo per facilitare processi comunitari di banca del tempo.
Aprire un canale di supporto legale e sindacale
Organizza un canale di supporto telefonico con avvocati/e e rappresentanti sindacali per fornire ai lavoratori (precari e non) consigli relativi ai loro diritti sul lavoro (es. come evitare di anndare a lavorare laddove ciò comporta rischi o, più in generale, come contrastare i datori di lavoro che stanno caricando i costi della crisi sui/lle lavoratori/trici). Qui trovi un elenco dettagliato delle prolematiche che si stanno producendo in questo periodo.
Lotta per un reddito di base universale in quarantena!
Ulteriori approfondimenti
- The Workers Who Face the Greatest Coronavirus Risk, by NY Times
- COVID-19 lessons from Italy. A primer for workplace rights, health and safety
- Coronavirus sparks nationwide strikes in Italy
- Workers and the Virus: Radical Lessons from Italy in the Age of COVID-19
- Sex Workers Advocacy and Resistance Movement Solidarity Fund (UK)
- As coronavirus spreads, housekeepers in L.A. declare staying home ‘a luxury’
- COVID-19 and Freelance Artists (USA)
- Our Response to the COVID-19 Crisis, by Designers + Cultural Workers branch of the United Voices of the World Union (UK)
- Germany promises financial support to help arts institutions hit by coronavirus
- Mutual Aid: How to Build a Network in Your Neighborhood from Medford-Somerville (USA)
- Collective Care Is Our Best Weapon against COVID-19